Dopo circa 61 mesi da Consigliere/Assessore al servizio dei cittadini del Comune di Sarego, il 12 giugno 2017 si è chiusa la mia parentesi come amministratore comunale.
5 anni costellati di imprevisti e difficoltà, ma anche da molte soddisfazioni.
Un’esperienza costruttiva che consiglio, se intrapresa con il giusto spirito, in quanto aiuta a comprendere la “Cosa Pubblica”.
Vista la nostra inesperienza, secondo i malpensanti, avremmo dovuto governare per soli 6 mesi, poi avremmo riportato il Comune a nuove elezioni. Così non è stato, ma addirittura abbiamo lavorato così bene che al Sindaco ing. Roberto Castiglion è stata data la possibilità per un secondo mandato.
Nelle prime settimane tutta la Giunta si è trovata come in un frullatore; solo per citare alcuni aspetti, ricordo la necessità di apprendere la terminologia burocratica, studiare le leggi da applicare, comprendere le modalità operative degli uffici, scoprire le procedure che mandavano avanti il Comune, gestire eventi eccezionali come il terremoto che ha obbligato a isolare alcune zone del Municipio, piuttosto che l’indagine su un dipendente comunale. In tutto questo abbiamo dovuto entrare nell’ottica di prendere decisioni nell’interesse della Comunità di Sarego.
Tu, che ora mi leggi, hai mai pensato cosa significa lavorare per tutelare i differenti interessi di altri 6.800 cittadini italiani?
Noi ci siamo messi in gioco, superando ragionamenti campanilistici. Ad un mese dalle elezioni la prima scelta importante. Dovevamo decidere se avviare un progetto di quasi 2.000.000 di € per una nuova scuola d’infanzia.
La scelta è stata a malincuore negativa. Di fatto non c’erano le coperture economiche (volgarmente i soldi), e quelle poche risorse sicure (500.000 € della Regione) erano proporzionali all’investimento. Ossia se avessimo ridotto l’investimento, ad esempio, a 1.000.000 € la Regione avrebbe coperto solo 333.333 €. Oltre alla mancanza dei soldi c’erano altri aspetti negativi che ci hanno portato a bocciare i progetti della precedente amministrazione. Solo per fare un esempio, sarebbe sparito il campo di calcio da allenamento molto utilizzato. Chiaramente col passare dei mesi siamo riusciti ad usare i soldi della Regione per la scuola d’infanzia, ma oggi non mi dilungo su questo aspetto.
Col nostro arrivo abbiamo iniziato un percorso di rinnovamento. Erroneamente si pensa, soprattutto a causa dei vecchi politicanti che avvallano questa idea, che subito dopo le elezioni bastano 100 giorni per risolvere i problemi. I cittadini sono stati abituati a parole false, o quantomeno forvianti.
L’attività del politico serio è dare un indirizzo politico preciso agli uffici, monitorandolo giorno dopo giorno, per portare alla risoluzione dei problemi dei cittadini ed alla migliore gestione della Cosa Pubblica.
Durante il mio mandato ho lavorato per avvicinare i cittadini alla Pubblica amministrazione (P.A.), ho collaborato con il resto della Giunta e anche amministratori di altri comuni, piuttosto che coi dipendenti migliorando le procedure interne, con il fine di far comprendere e migliorare i servizi di un ente locale importante come il Comune.
Mi son reso conto che l’autonomia dell’ente locale è molto limitata da scelte/leggi nazionali le quali aggravano pesantemente l’attività sul territorio. Vanno diminuite e riscritte le leggi, ed in particolar modo ne va seguito il suo iter fino alla concretizzazione per limitare erronee interpretazioni, ma soprattutto per aiutare la P.A. locale nell’adempiere alle prescrizioni. Ad oggi il distacco tra Stato ed Enti locali è troppo ampio, aggravando ulteriormente la separazione tra lo Stato ed il cittadino, quando invece quest’ultimo dovrebbe essere il fulcro dello Stato stesso.
Concludo con un ringraziamento a Beppe Grillo per l’opportunità di partecipare a questa positiva esperienza seraticense, al gruppo di Sarego, a tutti i seraticensi che hanno votato la lista civica del Movimento 5 Stelle 2012, oltre a coloro che hanno contribuito attivamente al successo dell’amministrazione 2012-2017 e, probabilmente in parte anche per i miei meriti, hanno riconfermato Roberto per un secondo mandato.