C’è chi ha rappresentato la discussione sui temi referendari, ed in particolare sul nucleare come una partita a scacchi, in cui le diverse opinioni si confrontano razionalmente, pesando costi e benefici, per scegliere in modo razionale ed efficace la soluzione migliore.
Non è così
Le pedine di questa partita a scacchi sono persone vive, persone che vivono in questo paese, e che non sono disponibili a farsi manovrare senza dire la loro.
E’ una partita a scacchi viventi quell ache si gioca sull’acqua e sull’energia.
Ed allora Signore e signori ancora oggi celebriamo con questa partita a scacchi viventi il 12 e il 13 giugno del 2011, in cui I nostri antenati, votando SI ai referendum, difesero la qualità della nostra vita, permettendoci di abitare oggi un un mondo più pulito e più giusto.
Havendo nelli tempi andati sotto el Dominio et Signoria del Nostro Magnifico Missier Can Grande della Scala el ditto Prencipe severamente e cristianamente prohibito le singular tenzoni ad arma bianca intra Nobilhomini, Cavalieri et Homini d’Arme, in ricordanza e compianto delli infelici amanti Madonna Julieta Capuleti e Missier Romeo Montecchio…
havendo li cittadini de la Repubblica posto in discussione la scelta degli misseri governanti di permettere che l’acqua detta fin qui del Sindaco, la possa esser acquistata e venduta. Avendo gli stessi cittadini posto in discussione la scelta degli stessi misseri governanti che si debbano costruire 4 centrali nuclari ine lo nostro paese,
El Principe ga’ ordona’ et imposto iteramus che: detto duelo singolar et cruento no se fazza a nissun costo… sed che la disfida se faza lo Nobil Ziogo de li Scacchi.”
Entrino in piazza gli scacchi bianchi, sostenitori dell’acqua dell’aria e del sole
Entrino in piazza gli scacchi neri, sostenitori dell’atomo e dell’interesse economico.